Il sorgo, questo sconosciuto
Il sorgo è una pianta erbacea annuale appartenente alla
famiglia delle graminacee, è il quinto cereale in ordine d’ importanza dopo
granoturco, riso, frumento e orzo e il maggior produttore mondiale sono gli
Stati Uniti. È una delle colture alimentari più resistenti a siccità e al
calore, caratteristica che la rende particolarmente interessante nelle regioni
aride, nelle quali costituisce uno degli alimenti di base della popolazione.
In molto Paesi dell’Africa e dell’Asia il sorgo è una
coltura alimentare, mentre nei Paesi come Europa, America del Nord e Australia
viene destinato soprattutto per l’industria mangimistica. Nonostante ciò circa
la metà della produzione mondiale è destinata al consumo umano.
Vediamo le caratteristiche di questo cereale. La composizione chimica del
sorgo è estremamente interessante da un punto di vista nutrizionale poiché la
granella essiccata contiene molta fibra (circa 80%), proteine (7-14%), lipidi
(2-3% superiore a quella del grano e del riso ma inferiore a quella del mais) e
soprattutto carboidrati (20-30% amilosio e 70-80% amilopectina) ma, essendo
priva di glutine, può essere utilizzata anche nella dieta per celiaci.
La
modesta quantità di proteine è comunque rappresentata da alcuni aminoacidi
essenziali, ma carente in altri come la lisina, che bisogna associare a
quelli dei legumi per ottenere tutta la gamma necessaria d’aminoacidi.
Per
questa sua composizione il sorgo è altamente digeribile e facilmente
assimilabile, oltre a contenere importanti sali minerali come ferro, calcio,
potassio e vitamine come la niacina (Vitamina B3) e la vitamina E che rendono
quest’alimento ricco di proprietà nutritive. Contiene inoltre antiossidanti
naturali e fitocomposti quali acidi fenolici, fitosteroli e flavonoidi.
Oltre
a rappresentare una buona fonte d’energia nella nostra alimentazione (i cereali
in generale dovrebbero costituire almeno il 60% dell’apporto nutritivo
quotidiano con circa 330 kcal per 100 g d’alimento) la componente principale
dei cereali (e degli pseudocereali, come quinoa, amaranto e grano saraceno)
sono i carboidrati complessi, che si trasformano a poco a poco, durante il
metabolismo, in molecole di glucosio più semplici, utili a rilasciare energia
ma al contempo utili nel non determinare un innalzamento brusco dei valori di
glicemia nel sangue ( picco glicemico)
Il
sorgo, inoltre, non contiene elementi biotecnologici che ne facciano un
organismo transgenico o geneticamente modificato
I
granelli di sorgo immaturi possono essere consumati arrostiti interi, quelli
maturi si possono preparare come pop-corn. In generale, il sorgo è
consumato sotto forma di granella intera decorticata o di farina. La farina si
ottiene da granella decorticata e si usa pura o mescolata alla farina di altri
cereali. Si possono distinguere i seguenti gruppi di alimenti tradizionali a
base di sorgo
•
pane, fatto con una pasta che può essere fermentata, consumato in
Asia ed in alcune regioni dell’Africa e gallette e tortillas in America
Centrale;
•
polenta, semolini e pappe, fluidi o densi, anche fermentati,
consumati soprattutto in Africa;
•
prodotti bolliti come il riso o stufati come il couscous;
•
alimenti fritti nell’olio;
•
bevande alcoliche (birra in Africa ed alcool in Cina) e non (melasse
e sciroppo negli Stati Uniti);
•
cibi privi di glutine come pane, pizza, pasta, dolci per i quali un
piccolo ma dinamico mercato si va sviluppando negli USA.
I nostri esperimenti con il sorgo hanno dato risultati
eccellenti: siamo passati dal lievito madre al pane a lievitazione naturale, il
tutto naturalmente senza glutine.
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